La legge è chiara: se si ha necessità di fare un bonifico tra parenti e amici, nella causale bisogna scrivere questa dicitura per non avere problemi con il Fisco.
Aiutare un amico o un parente in difficoltà economica, fare un regalo o un prestito attraverso un bonifico sono fattispecie possibili. Tuttavia, bisogna sempre fare i conti con i controlli del Fisco perché, dietro queste operazioni apparentemente innocue, si potrebbe celare qualcosa di illecito.

Per evitare di avere problemi, se si fa un bonifico tra amici o parenti, è necessario scrivere la giusta dicitura nella causale. Ecco alcuni esempi.
La causale da scrivere nel caso di bonifico tra parenti e amici
Quando si effettuano trasferimenti di denaro tramite bonifico tra parenti e amici, è necessario scrivere la giusta causale per evitare problemi con il Fisco. Perché, se è vero che non è obbligatoria, permette di tracciare l’operazione e di prevenire controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Infatti la causale del bonifico serve a specificare il motivo per cui si sta trasferendo quel denaro e, in caso di controlli, può rappresentare un elemento di prova a tutela del contribuente. Se invece non viene indicata, può generare dubbi sull’origine o sulla finalità della somma trasferita, con il rischio che venga considerata “presunzione di reddito”(come previsto dall’art. 32 del TUIR).
Per questo, nel caso di bonifico tra amici e parenti, si può scrivere una di queste causali a seconda dei casi. Se si tratta di:
- Aiuto familiare, si può scrivere: “Contributo spese quotidiane figlio” o “Sostegno familiare per canone affitto maggio 2025″
- Canone di locazione, si può scrivere: “Canone di locazione maggio 2025 – via Verdi, Milano”
- Donazione o regalo, si può indicare: “Regalo a mio figlio per il compleanno” o “Contributo a mia figlia per spese universitarie – a.a. 2024/2025″
- Pagamento fattura, si può scrivere come causale: “Pagamento fattura n. 18 del 22/05/2025 + il motivo “
- Bonifico per ristrutturazione, va scritto: “Bonifico parlante per detrazione – art. 16-bis TUIR – CF Mario Verdi – P.IVA ditta XYZ”
Se si tratta di un bonifico che abbia ad oggetto importi elevati o trasferimenti continuativi è consigliabile formalizzare l’operazione con un contratto di donazione o di mutuo. Nel caso in cui manchi la causale del bonifico tra amici e parenti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe presumere che il denaro trasferito costituisca reddito non dichiarato: questo l’ha ribadito anche Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 16850 del 19 giugno 2024. In questo caso, il contribuente dovrà dimostrare con documenti adeguati la reale natura del denaro oggetto del bonifico.