Capita a molti in estate di dover fare i conti con una maggiore stanchezza rispetto al resto delle stagioni. Ma perché succede? Ecco il parere degli esperti.
L’estate è la stagione del caldo, del mare, delle cene con amici e parenti, delle vacanze e delle ferie ma anche, purtroppo, quella di una maggiore stanchezza. A volte questa non è dovuta ai tanti impegni e al fatto di fare più spesso tardi la sera, ma ci sono altre cause che possono provocarla.

In molti potrebbero chiedersi perché accada, dato che questa sensazione di malessere può compromettere il proprio rendimento a lavoro, la propria vita sociale, le proprie relazioni. Gli esperti spiegano a cosa sia dovuta questa maggiore stanchezza in estate.
Perché in estate aumenta la stanchezza
In estate ci si diverte, si fa tardi la sera, si sta al mare e si sta più insieme ad amici e parenti ma spesso tutte queste occasioni di svago (ed anche il lavoro) possono essere accompagnate da un aumento della stanchezza. A cosa sia dovuto lo spiegano gli esperti.

Chiaramente le alte temperature giocano il loro ruolo perché possono causare spossatezza e sonnolenza a causa della perdita dei liquidi e dei sali minerali con il sudore. Tuttavia la stanchezza può essere dovuta anche alla pressione bassa, alla disidratazione, alla difficoltà a dormire, al ritmo circadiano e alle alterazioni ormonali. Il caldo infatti aumenta i livelli di cortisolo, conosciuto come l’ormone dello stress, ed altera il ciclo sonno-veglia.
Per questo motivo, contro la stanchezza estiva si possono mettere in campo delle strategie come:
- Bere per reintegrare liquidi e sali e consumare cibi idratanti come frutta e verdure
- Fare pasti leggeri
- Evitare gli sforzi nelle ore calde (e fare attività fisica solo al mattino in serata)
- Rinfrescare l’ambiente per dormire meglio
- Valutare l’uso di integratori (di magnesio, potassio e vitamine del gruppo B), su consiglio del medico
Tuttavia bisogna ricordare che spesso quella che si pensa sia solo stanchezza estiva potrebbe essere un colpo di calore. Con questo si possono sperimentare: pressione bassa, debolezza, mal di testa, vertigini, nausea, vomito, confusione, crampi, pelle secca, temperatura corporea maggiore di 40°C.
Altre volte la stanchezza può essere un effetto collaterale dell’assunzione di alcuni farmaci come diuretici, che abbassano la pressione sanguigna, beta-bloccanti e antidepressivi. Chiaramente se si prova un senso di estrema stanchezza, compaiono nausea, febbre, disorientamento o a sperimentare questi sintomi sono gli anziani o i bambini o chi ha patologie croniche, è necessario chiamare un medico per approfondire la situazione.