Caricabatterie, mai lasciarlo attaccato alla presa: cosa succede

È abitudine comune lasciare il caricabatterie attaccato alla presa anche quando il cellulare non è più in carica. Ecco perché non farlo più.

Lo smartphone è diventato un accessorio indispensabile da usare ogni giorno non solo per ricevere e fare chiamate, ma anche per mandare messaggi, navigare su Internet, fare foto e molto altro. Insomma, lo usiamo tutti i giorni, tutto il giorno e così è normale che la batteria sia da caricare regolarmente.

caricabatterie nella presa e segnale pericolo
Caricabatterie, mai lasciarlo attaccato alla presa: cosa succede – esplica.it

C’è però un’abitudine molto comune che in tanti hanno, cioè quella di lasciare il caricabatterie attaccato alla presa anche quando lo smartphone è ormai carico e staccato. Si dovrebbe smettere subito di farlo. Ecco cosa potrebbe succedere.

Cosa succede se si lascia il caricabatterie attaccato alla presa

Per comodità o abitudine c’è chi lascia sempre attaccato il caricabatterie alla presa vicina al comodino o da qualche altra parte in casa, per averlo sempre pronto all’uso. In realtà bisognerebbe smettere di farlo subito.

attaccare smartphone al caricabatterie
Cosa succede se si lascia il caricabatterie attaccato alla presa – esplica.it

Infatti il caricatore del cellulare in stand by è come la luce rossa del televisore. È chiaro che il suo consumo non impatta molto sulla bolletta, però se si considera che questa è un’abitudine comune di tantissime persone nel mondo, potrebbe impattare invece molto sull’intero Pianeta. Infatti all’interno del caricabatterie c’è un piccolo trasformatore che, a causa dei suoi effetti dissipativi, drena una piccola quantità di energia dalla rete, anche quando il cellulare non è connesso ed in ricarica.

Dunque l’impatto che il dispositivo avrà sulla bolletta sarà minimo. Però bisogna fare una differenza tra i dispositivi wireless e quelli tradizionali. Infatti i primi, anche in stand by, consumano di più rispetto ai tradizionali a filo, per via della tecnologia a induzione che c’è alla base del loro funzionamento. Un caricatore tradizionale a filo, in stand by consuma mediamente circa 0,2 W, un caricatore wireless invece 1,6 W.

Supponendo di lasciare il caricabatterie connesso tutto l’anno, quindi per 8760 ore, i consumi sarebbero di 1752 Wh per il caricatore a filo e di 14016 Wh per quello wireless. Considerando che oggi il costo €/kWh della bolletta si aggira attorno ai 30 centesimi di euro, si spenderanno 0.52 €/anno per un caricatore a filo mentre 4,20 €/anno per quello wireless. Insomma, non è un costo così esagerato.

Eppure, a prescindere da queste considerazioni, bisognerebbe abbandonare l’abitudine di lasciare il caricabatterie attaccato alla presa quando lo smartphone non è in carica: se tutti lo facessimo, impatteremmo non poco sul nostro Pianeta già molto provato. Infine, se si tratta di dispositivi che non rispettano le normative UE, è un rischio tenerli attaccati quando non si è in casa o di notte, perché questi possono surriscaldarsi, generare cortocircuiti e causare incendi.

Gestione cookie