Il Governo taglia i fondi all’identità digitale e alcuni fornitori corrono ai ripari attivando un abbonamento annuale. Ecco quanto costa e come funziona il nuovo Spid a pagamento.
La voce circolava da qualche tempo e fino all’ultimo si è sperato che il sistema ormai essenziale per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione restasse gratuito per tutti, ma così non è. Dalla fine di luglio, infatti, alcuni fornitori del servizio hanno attivato un abbonamento annuale.

Lo Sipd o Sistema di identità digitale, è stato introdotto ormai anni fa come metodo di riconoscimento univoco dei cittadini che, attraverso le proprie credenziali, possono accedere ai vari servizi della pubblica amministrazione -o dei privati aderenti- semplicemente attraverso l’uso del pc, stando da casa.
Si trattò all’epoca di uno dei primi passi verso la digitalizzazione della PA nel nostro Paese. Per motivo lo Spid è sempre stato finanziato con fondi pubblici; tuttavia la situazione è cambiata quando l’attuale governo ha deciso di tagliare i fondi al servizio, di conseguenza i provider che lo offrono hanno deciso di correre ai ripari offrendo un abbonamento annuale.
Spid a pagamento, quanto costa l’abbonamento e come averlo ancora gratis
Nel 2023 il governo aveva stanziato 40 milioni di euro per la gestione dello Spid, fondi però che non sono mai stati erogati anche perché il vero obiettivo dell’esecutivo è arrivare alla dismissione dello Spid e basare il riconoscimento digitale esclusivamente sul sistema CIE. A fine luglio, infine, è poi scaduta la convenzione tra lo Stato e i provider che offrono il servizio, in mancanza di certezze e garanzie finanziarie da parte delle autorità alcuni di questi gestori hanno deciso di rendere lo Spid a pagamento.

Al momento sono due i provider che richiedono un abbonamento annuale al costo di circa 6 euro, si tratta di Aruba e InfoCert loro le prime due compagnie che hanno deciso di attivare lo Spid a pagamento già da fine luglio, cioè il giorno dopo lo scadere della convenzione statale.
Non resteranno comunque le sole, già si sa ad esempio che dal primo di settembre anche Register applicherà un canone annuo di 9,90 euro. Attenzione perché l’abbonamento non sarà accreditato in automatico, i provider hanno provveduto o provvederanno a comunicare ai clienti le nuove condizioni contrattuali e questi sono liberi di scindere il contratto.
Resta il fatto che lo Spid è ancora indispensabile per gli accessi alla PA e quindi sarà fondamentale averlo ancora. Per usufruire del servizio gratuito l’unica alternativa è attivare una nuova identità digitale con quei provider che, almeno per il momento, restano gratuiti. Tra questi c’è anche PosteId il servizio di Poste Italiane che copre il 70% del mercato; in questo caso l’unica spesa da affrontare è il costo di attivazione del servizio.