Quando c’è molta umidità in una casa è facile che si formi la muffa. In molti la tolgono usando la candeggina, ma c’è anche chi, per ottime ragioni, non ama questo prodotto. Ecco delle alternative naturali.
Che fastidio la muffa! E non solo fastidio, se si considera che, in grandi quantità, può anche diventare un problema per la propria salute.
Per rimuoverla si ricorre spesso alla candeggina ma in verità esistono altre soluzioni naturali e meno inquinanti. Sto per fornirtene alcune.
L’aceto bianco, contenente circa il 5–6 % di acido acetico, è in grado di uccidere fino all’82 % delle specie di muffa. Pur penetrando meglio rispetto alla candeggina, il suo effetto è lento e non garantisce la completa eliminazione soprattutto su superfici porose o in caso di muffe radicate.
Quindi non si tratta della soluzione perfetta, ma è comunque una valida alternativa da tenere in considerazione. Gli esperti suggeriscono un’applicazione a piena forza, da lasciare agire per almeno un’ora prima di puliré.
Ovviamente, come sempre, per evitare la ricomparsa della muffa è di grande importanza fare il possibile per abbassare l’umidità presente all’interno della casa.
Il bicarbonato di sodio ha leggere proprietà antifungine e assorbe l’umidità, ostacolando la crescita fungina. È particolarmente utile su superfici non porose o per pulizie leggere.
In genere si utilizza in soluzione con acqua calda per spruzzare e strofinare le zone interessate; lasciare asciugare la superficie può aiutare anche a prevenire il ritorno della muffa.
Ma non è efficace su casi più gravi: non penetra in profondità e non garantisce la distruzione completa delle spore fungine. Per contaminazioni estese o muffe pericolose, sono necessari disinfettanti certificati o interventi professionali.
Dunque, facciamo chiarimento: le due soluzioni che ti ho fornito sono molto valide ma ovviamente non sono miracolose. Sono però ottime per rimuovere piccoli accumuli di muffa.
Una combinazione di aceto seguito da bicarbonato può portare a risultati migliori rispetto all’uso di ciascuno separatamente, evitando tuttavia di mescolare i due prodotti insieme, cosa che annullerebbe parte dei loro effetti chimici.
Una volta rimossa la muffa, è fondamentale agire sulle cause che ne favoriscono la formazione. È importante ventilare bene gli ambienti, soprattutto dopo la doccia o la cottura dei cibi, utilizzare un deumidificatore nelle stanze più umide, riparare eventuali infiltrazioni d’acqua dai muri o dai soffitti e tinteggiare con pitture antimuffa o traspiranti, che aiutano a prevenire nuove formazioni.
Se segui queste semplici indicazioni non avrai più problemi!
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