Intelligenza artificiale, quali sono i lavori che resisteranno all’innovazione: lo dice uno studio

Uno studio sull’intelligenza artificiale ha messo in evidenza quali saranno i lavori che resisteranno all’innovazione.

Non c’è da sorprendersi se, col passare del tempo, alcune professioni vengono messe in disparte: nel corso della storia è sempre stato così. Eppure, secondo le previsioni, il processo è destinato ad accelerare con il continuo progresso tecnologico. Negli ultimi anni l’uso dell’intelligenza artificiale si è diffuso in tanti settori ed è destinato a trasformare il mondo del lavoro. Quali sono le occupazioni che resisteranno all’innovazione? Ce lo rivelano i risultati di un recente studio.

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Intelligenza artificiale, quali sono i lavori che resisteranno all’innovazione: lo dice uno studio – esplica.it

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mercato del lavoro con diversi vantaggi legati alla sua applicazione, a partire dall’aumento della produttività e dell’efficienza. Non mancano, tuttavia, i timori di chi – guardando al progresso tecnologico – teme che, prima o poi, le macchine possano sostituire definitivamente gli esseri umani, prendendo il sopravvento.

Nel 2020, quando piattaforme come ChatGPT e simili erano ancora lontane, il World Economic Forum aveva già previsto uno stravolgimento di almeno 85 milioni di posti di lavoro a livello internazionale dovuto proprio all’automazione. Quali sono i mestieri che, in futuro, verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale? E quali, invece, resisteranno? Microsoft ha provato a rispondere a queste domande con un’inchiesta.

I lavori che non verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale secondo lo studio di Microsoft

Un’indagine che ha preso in esame i quesiti posti dagli utenti a Bing Copilot, il chatbot del motore di ricerca di Microsoft, ha sottolineato come l’intelligenza artificiale stia cambiando il mondo del lavoro. L’azienda ha analizzato le interazioni, raccogliendo i dati e stilando una classifica delle occupazioni maggiormente “a rischio” a seconda di un punteggio, l’AI Applicability Score, che indica quanto l’IA possa essere applicata ad una determinata area professionale.

Uomo con tuta e casco
I lavori che non verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale secondo lo studio di Microsoft – esplica.it

In fondo alla classifica troviamo i lavori manuali, che necessitano di sforzo fisico. Com’è possibile immaginare, questi mestieri possono essere difficilmente sostituiti dall’IA, in quanto richiedono di completare mansioni con il proprio corpo. Carriere come il tecnico di motoscafi, l’addetto allo smaltimento di rifiuti pericolosi, il levigatore di pavimenti e l’imbalsamatore sono tra quelli meno a rischio.

Lo stesso vale per gli operatori di attrezzature forestali, gli addetti alle pulizie ospedaliere e gli specialisti di macchinari industriali pesanti. Sarebbero queste le professioni su cui puntare in futuro. Mentre in cima alla classifica ci sono le occupazioni che prevedono almeno una laurea, in cui l’intelligenza artificiale viene maggiormente impiegata. Traduttori, interpreti, assistenti di volo e storici sono quelli più esposti, seguiti da operatori telefonici, speaker radiofonici, agenti di viaggio e programmatori di macchine CNC.

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