In Italia sta accadendo qualcosa di impensabile con le ‘classiche’ cassette delle Poste: la novità.
Una delle caratteristiche delle città italiane più grandi, così come delle località più piccole era la presenza delle cassette di Poste italiane, quelle rosso fuoco che servivano a raccogliere la corrispondenza in invio, dalle cartoline alle lettere, fin dal 1961. Una presenza costante quanto familiare per chiunque sia nato fino agli Settanta e Ottanta.
Poi la tecnologia ha modificato sostanzialmente le cose e la quantità di cassette rosso fuoco è andata via via diminuendo, insieme a una drastica riduzione della corrispondenza cartacea. Non sono scomparse del tutto, in alcuni angoli resistono all’inesorabile scorrere del tempo e delle innovazioni tecnologiche. Anche perché una porzione di corrispondenza continua a essere inviata in formato cartaceo. Ma ora c’è una novità per le cassette della posta.
Proprio in questi giorni è al via un’interessante progetto di Poste italiane con lo scopo di investire in un servizio che ancora serve al pubblico, nonostante i cambiamenti tecnologici, e di contribuire alla riqualificazione urbana.
Le nuove cassette sono di dimensioni più piccole, ma mantengono la tipica colorazione rosso fuoco. Inoltre sono dotate di tecnologia Internet of Things (IoT), in grado di connettersi e scambiare dati grazie alla dotazione di sensori, software e connettività di rete. Le nuove cassette possono infatti rilevare la temperatura dell’aria, l’umidità, la pressione atmosferica, la quantità di polveri sottili e di biossido di azoto.
Questi dati saranno tutti aggiornati quotidianamente e sarà possibile consultare medie mensili, semestrali e annuali sul sito di Poste italiane. In più le nuove cassette saranno in grado di inviare informazioni al dispositivo del portalettere sulla quantità di corrispondenza presente al loro interno. Questo rende più efficiente il lavoro del portalettere, evitando il suo passaggio se la cassetta è vuota, contribuendo a diminuire l’impatto ambientale.
Insomma grazie a questa tecnologia un oggetto di uso comune diventa per così dire intelligente, comunicando con altri dispositivi di rete, con una maggiore utilità per tutta la cittadinanza. Al momento questo progetto è in fase sperimentale con l’installazione di circa 300 cassette smart in piccoli comuni. Successivamente le nuove cassette saranno più del doppio in tutto il territorio nazionale.
Insomma città grandi e piccoli non perderanno uno dei simboli più frequenti e comuni ovunque nel Paese. Di certo una bella novità che farà felici i nostalgici della corrispondenza cartacea, che potranno continuare a inviare lettere e cartoline.
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